Titolo provocatorio e di controtendenza. Almeno così sembra da una lettura veloce della copertina. Non è cosi però. Partendo dalla centralità della tutela della salute del lavoratore l’autore si è voluto soffermare su come anche l’imprenditore più attento e coscienzioso nel rispetto della disciplina prevenzionale possa trovarsi nella necessità di difendersi dalle accuse mosse dagli Organi inquirenti. Nel nostro paese assistiamo al venir meno delle più elementari forme di garanzia processuale e di riservatezza nei confronti di chi si trova a subire un rinvio a giudizio o si torvi a confronto con l’autorità giudiziaria. La presunzione di innocenza, richiamata nel nostro codice penale e nella nostra Costituzione è (quasi sempre) considerata utopia ed i processi finiscono con l’attribuzione di responsabilità prima ancora che inizino, dando vita alla c.d. esigenza pubblica di repressione. Una riflessione, quindi, corroborata da fatti concreti passati alla ribalta della cronaca giudiziaria che aiuta a comprendere, qualora ce ne fosse bisogno, il difficile compito di chi è chiamato a garantire l’altrui salute.